La dottoressa Alessandra Gulì è una dei medici agopuntori più esperti in tema di salute della donna a livello nazionale ed internazionale. Ho avuto la fortuna di averla come docente durante il mio percorso di studi e qui di seguito mi piace lasciare una citazione, dal suo testo (1), tratta dal capitolo che affronta il tema dell’infertilità femminile.
Anche in questo campo l’Agopuntura può rivelarsi un possibile strumento (2) in prima istanza oppure in preparazione e durante il percorso di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita): importanti sono il timing e la frequenza del trattamento stesso, senza tralasciare, come ribadito dalle parole della Gulì, il cambiamento dello stile di vita e la visione globale della persona all’interno di una valutazione personalizzata. Ricordiamo inoltre che l’infertilità di coppia in molti casi non coinvolge solo la donna ma anche l’uomo ed anche in questo caso il trattamento in tempi e modi adeguati, appare utile (3).
La difficoltà di procreare è un tema ginecologico complesso che chiama in causa molti aspetti della vita e della salute della donna. A volte si presenta senza alcuna sintomatologia, se non quella dell’assenza di gravidanza, più spesso si manifesta con sintomi e segni molteplici che riflettono la presenza di diverse disarmonie. La terapia richiede di frequente un lavoro su più fronti che rielabori la vita quotidiana della persona e si avvalga di più strumenti terapeutici insieme.
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Il problema dell’età in cui ci si avvicina una prima gravidanza è immenso. I rapporti sessuali sono spesso precoci e consumano in fretta le risorse del Rene; viceversa, i tempi protratti per maturare vincoli affettivi idonei, completare gli studi e realizzare una sicurezza lavorativa, il desiderio di emancipazione ed indipendenza sociale della donna, insieme agli stili di vita odierni, costringono spesso una sessualità limitata e vissuta di frequente in condizioni di stanchezza e a prendere in considerazione il progetto della maternità in età relativamente avanzata. Si finisce per perseguire così una direzione diversa da quella naturale, rammentata nel primo capitolo del Suwen:
“… All’età di 28 anni (7×4) i tendini e le ossa sono forti, i capelli crescono al massimo, il fisico è potente; a 35 anni (7×5) il canale Yangming comincia a deperire e il volto a scurirsi, i capelli iniziano a cadere; all’età di 42 anni (7×6) i tre canali Yang [Taiyang, Yangming, Shaoyang] vanno incontro ad un degrado [con manifestazioni] nella parte alta del corpo, il volto risulta scurito e i capelli diventano bianchi. …”
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Questo vuol dire dire che a volte, quando la mente multipotente si sente pronta e desiderosa di vivere l’esperienza della maternità, il corpo può non essere più capace di seguirla. La Natura ha le sue leggi difficili da eludere e bisogna saperla interpretare.
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A ciò si aggiungono i fattori di inquinamento ambientale e alimentare, la consuetudine a fumo, alcolici, caffè, cioccolato, cibi raffinati, dolce e grassi oggi è aumentata fra le donne, i ritmi troppo intensi con molteplici fronti di attività e tempi di sonno ridotto, diete disordinate ed inadeguate per quantità e qualità del cibo, l’uso frequente di contraccettivi ormonali, eventuali aborti volontari che si trascinano dietro anche dolore e colpevolizzazione, più diffuse contaminazioni sessuali, tensioni emotive di ogni tipo che conducono gli organi in condizioni di alterata funzionalità.
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Lo stato d’animo della donna, infatti, incide molto sulla possibilità di concepimento. Ciò riguarda il modo in cui la donna affronta la propria vita e le problematiche relative, ma anche il turbamento, la depressione e la frustrazione che prova nel veder disattesa ogni mese il suo desiderio di maternità, spesso sottoposta, oltretutto, ad inopportune pressioni sociali e familiari. “Se il Qi del Fegato non si diffonde, l’Essenza-Jing non può essere secreta” scrive Fushan, dunque il Qi costretto non consente la liberazione e l’espressione della materia basilare per la procreazione.
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La ricerca di una gravidanza spinge, inoltre, in diversi casi a una vita sessuale obbligata nei giorni teoricamente più fertili, con con senso di prestazione e dovere che può finire per prevalere sulla gioia e il piacere. Il progetto spesso mette a dura prova l’equilibrio della coppia e lo stato emotivo dei partner. Per recuperare l’armonia psicofisica e creare un’emozione di attesa nel rapporto sessuale futuro può essere utile, all’inizio della cura, praticare perfino tre mesi di astinenza, come spiega Fushan con indubbia saggezza: “Se nel prendere il decotto ci si astiene per tre mesi, il Cuore si calma e la Mente-Shen si riempie e non vi sono più ragioni di infertilità, altrimenti si rafforza solamente il corpo ma non si può imputare al medicamento di non essere valido”.
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Ripensare la maternità in modo fisiologico e naturale vuol dire cominciare a mettere ordine in questa dissonanza e ricreare un tempo e uno spazio per la donna, per la relazione armoniosa e la condivisione con il suo uomo, per i bambini che si vorrebbero generare. Vuol dire creare forme di accudimento per sè stesse, evitando di disperdere le proprie forze e quindi essere semplici, con pochi desideri, fare in modo che il corpo e la mente siano sani, che lo Spirito Vitale-Jingshen sia al colmo. Tutto ciò favorisce il concepimento.
BIBLIOGRAFIA
(1) Alessandra Gulì. LE ACQUE LUNARI. La medicina cinese e la donna. CEA (Casa Editrice Ambrosiana), Terza Edizione, Ottobre 2015
(2) Quan K, Yu C, Wen X, Lin Q, Wang N, Ma H. Acupuncture as Treatment for Female Infertility: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials. Evid Based Complement Alternat Med. 2022 Feb 16;2022:3595033. doi: 10.1155/2022/3595033. PMID: 35222669; PMCID: PMC8865966.
(3) Feng J, He H, Wang Y, Zhang X, Zhang X, Zhang T, Zhu M, Wu X, Zhang Y. The efficacy and mechanism of acupuncture in the treatment of male infertility: A literature review. Front Endocrinol (Lausanne). 2022 Oct 18;13:1009537. doi: 10.3389/fendo.2022.1009537. PMID: 36329891; PMCID: PMC9624472.