… Pensavano che esistesse un ordine delle cose, un ordine di giustizia e di reciprocità simile a quello degli uomini, e gli uomini avrebbero dovuto cercare di comprenderlo per meglio inserirvisi. Questa è la frase iniziale, l’unica conservata, di quello che si può considerare il primo libro greco che tratti di scienza, opera di Anassimandro di Mileto (cerca 590 a.C.):
«Ciò da cui tutte le cose nascono è anche la causa del loro giungere alla fine, come si conviene, poiché esse si fanno ammenda e espiazione l’un l’altra, secondo l’ordine del tempo».
Non ci resta altro, ma è sufficientemente significativo. Ciò che in Saffo era consapevolezza e disperazione lirica, quello che era il lamento poetico di Mimnermo sulle «generazioni degli uomini che si disperdono come le foglie d’autunno», si trasforma in un’intelligenza impassibile.
Anassimandro, come Eschilo con le sue tragedie nel secolo successivo, come anche molti profeti e veggenti suoi predecessori, scorge un ordine che è al tempo stesso naturale e morale.
Ciò che fiorisce deve morire morire; ciò che ha rigoglio deve finire, tornare nel nulla per lasciare il posto a nuovi esseri e nuove forze; ciò che cerca di monopolizzare il potere è destinato a cadere; se l’equilibrio tra forze contrarie si sposta in un senso dovrà poi tornare all’assetto primitivo, perché quell’ordine è imparzialmente giusto.
Osserviamo che esso è ancora, come in tutte le dottrine arcaiche, il ciclo onnicomprensivo Ordine del Tempo.Risuona qui per la prima volta un motivo fondamentale del pensiero greco.
A questa visione arriverà ancora una volta l’Edipo di Sofocle, sovrano decaduto, mendico errabondo che si è accecato con le sue stesse mani.
«Chè d’acquetarmi a tutto le sventure mi insegnano, e la lunga età compagna, e il forte animo mio».
Il resto è silenzio. Ma è da temi come questo che il filosofo prende le mosse. E se il pensiero ionico seguì la strada della «fisica» ciò è dovuto al fatto che la causa delle cose non venne più concepita come dramma o mito, ma come un certo tipo di sostanza primordiale e stabile. …
Le origini del pensiero scientifico
Giorgio de Santillana
Gli Adelphi, 2024
(pubblicato in prima data Sabato 30 Marzo 2024)